Mercedes GLE e GLE Coupé, prime impressioni di guida

03-Ott-2015  

Dopo quasi vent’anni di onorata carriera la Mercedes Classe M – l’antesignana delle Sport Utility di lusso, lanciata nel 1998 – va in pensione. Al suo posto arriva la Mercedes GLE, alla quale si affianca la GLE Coupé, la prima vera rivale della BMW X6.


La gamma delle SUV Mercedes si amplia

La gamma delle SUV della Stella si compone, al momento, di cinque modelli: GLA, GLC, GLE, GLE Coupé e Classe G, l’inarrestabile fuoristrada prodotta a partire dal 1997, sempre uguale a se stessa ma con la tecnologia di oggi.

La Mercedes GLE è l’erede della Classe M, il modello che ha contribuito alla diffusione delle SUV in modo massiccio, tanto da essere diventate per la prima volta delle alternative alle classiche berline. Oggi sembra scontato, ma prima dell’arrivo della Classe M e, in seguito all’arrivo della BMW X5, non era così.
Il suo design si adegua al nuovo stile Mercedes e i contenuti tecnologici, anche in termini di sicurezza, sono stati migliorati. Su tutta la gamma, infatti, c’è il sistema Collision Prevention Assist Plus che agisce sui freni in modo autonomo quando rileva il rischio di impatto.


Mercedes GLE versioni e prezzi

La GLE rappresenta il lusso non esibito. Offre comfort, prestazioni elevate, e una capacità di carico che soddisfa le esigenze di una famiglia numerosa in partenza per la settimana bianca. La scelta di motori include anche una variante 2.2 turbodiesel a 4 cilindri da 204 CV che equipaggia la GLE 250 d – disponibile per la prima volta anche a due ruote motrici – a cui si affianca la GLE 350 d 4Matic che monta il 3.0 litri V6 da 258 CV. Ci sono anche tre versioni a benzina, decisamente meno interessanti dal punto di vista commerciale, almeno per il mercato italiano: GLE 500 4Matic da 435 CV, GLE 63 AMG da 557 CV e GLE AMG S da 585 CV.
I prezzi vanno da 58.440 per la GLE 250 d a due ruote motrici fino a raggiungere i 131.770 euro per la GLE 63 AMG 4Matic (qui i prezzi di listino di tutte le versioni).


La GLE 350 d 4Matic su strada

La GLE 350 d 4Matic ha le prestazioni giuste, e anche qualcosa di più. Si muove agile, tenuto conto della mole, e il nuovo cambio automatico a 9 marce 9G Tronic snocciola una marcia dopo l’altra, molto velocemente ma in modo dolce, assicurando sempre una souplesse di marcia superiore. La grossa SUV riprende con brio e anche in curva mostra qualche tonnellata in meno rispetto a quanto la bilancia potrebbe rivelare, grazie alle sospensioni pneumatiche (di serie su alcuni allestimenti) che limitano il rollio in curva e allo stesso tempo assicurano un ottimo isolamento dall’asfalto rovinato. Il V6 è discreto, e anche quando si fa sentire non dà alcun fastidio, anzi, ha un bel suono quando si affonda l’acceleratore. Il consumo, in base al ciclo di omologazione, è di soli 6,4 l/100 km.


Mercedes GLE Coupé versioni e prezzi

La Mercedes GLE Coupé, invece, rappresenta una scelta emozionale: sacrifica in parte l’abitabilità della GLE – pur essendo omologata per 5 posti – per un design più sportivo. Insomma, è la concorrente perfetta per la BMW X6 la quale, però, è omologata solo per 4 passeggeri. Questa SUV/coupé condivide alcuni motori con la GLE, ma in questo caso il 4 cilindri non è previsto. La GLE Coupé 350 d con motore 3.0 V6 da 258 CV  è l’unica versione a gasolio della gamma, mentre guardando ai motori a benzina c’è una bella scelta: GLE 400 Coupé da 333 CV e ben tre versioni AMG con potenze comprese tra i 367 a i 585 CV.
Prezzi da 70.050 euro per la GLE Coupé 350 d 4Matic.


La GLE Coupé 63 AMG 4Matic su strada

Con la Mercedes GLE Coupé abbiamo voluto esagerare e ci siamo messi al volante della versione AMG da 557 CV. Basta premere il pulsante “Start” per dar via alla sinfonia del V8, degna di una supercar come la AMG GT. Un suono che rimbomba nelle strade del paese toscano da dove partiamo con questa SUV dalle prestazioni esagerate, e che si trasforma in scoppiettii quando si scala marcia. Alla prima occasione affondiamo il gas, e la GLE Coupé 63 AMG ci incolla la schiena al sedile (copre lo scatto da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi). Le enormi ruote da 22”, insieme alle sospensioni pneumatiche, fanno miracoli in fatto di tenuta di strada, ma il baricentro è alto e il peso è troppo elevato per trattarla come una sportiva dal baricentro basso: prima delle curve è meglio affidarsi ai potenti freni e non esagerare con la velocità d’ingresso. Le emozioni, però, sono tante lo stesso. E gran parte del merito è da attribuire alle note che escono dallo scarico. Oltre che all’accelerazione da dragster.