Kamikaz: un bolide incredibile (e accessibile) della Planet Kartcross

18-Lug-2017  
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DS 4

Di auto ne ho guidate una miriade nella mia vita. Anche di supercar con più di 700 CV di potenza, ma in poche mi hanno divertito tanto quanto un kart cross nella pista Autocross di Maggiora. Il mezzo è un Kamikaz della Planet Kartcross, un’azienda francese con una sede ufficiale italiana. Vediamo quali sono le caratteristiche del Kamikaz e i costi, sia d’acquisto, oppure di noleggio per fare un campionato. Ma prima vi racconto la mia esperienza a bordo di questo “mostriciattolo”.


LA PRIMA ESPERIENZA CON UN KAMIKAZ

Ancora prima di arrivare fisicamente davanti alla pista Autocross di Maggiora, sentivo scalpitare i kart cross in lontananza. Il 4 cilindri da moto che urla come un dannato, gli scoppiettii dallo scarico e le nuvole di polvere che si sollevano verso il cielo: provarne in mezzo a piloti navigati, devo ammetterlo, un po’ mi inquietava. 

È arrivato il momento: prima del Kamikaz provo un veicolo più “tranquillo” con motore 600 Honda. Un veicolo costruito dalla Planet Kartcross Italia più adatto ai principianti, con una buona dose di “schiena” in basso. La paura diventa eccitazione, e non appena si alza la bandiera affondo il pedale del gas e alzo delicatamente quello della frizione per evitare di spegnerlo. Alla prima staccata (e non solo alla prima) freno molto prima di quanto avrei potuto: l’aderenza è tantissima. Il sovrasterzo è d’obbligo fin dalla prima curva, e proprio per questo non vorresti mai scendere. Il kart cross dà una confidenza incredibile fin dall’inizio, e finiti i primi 5 giri non vedo l’ora di rientrare.

Stavolta salgo su un Kamikaz con motore della Yamaha R6. Prima, seconda, terza e quarta: l'accelerazione lascia a bocca aperta. Nonostante avessero appena bagnato la pista (si vede dal fango che schizza sulla gopro in meno di mezzo giro) la trazione in frenata è sempre tanta; di meno quella in accelerazione, che migliora man mano che la pista si asciuga. Prendo subito confidenza con il Kamikaz, anche se il motore della Yamaha R6 dev’essere tenuto sempre alto di giri. Una volta entrato in coppia tira come un dannato mentre snocciolo una marcia dopo l’altra con la leva sulla destra, con la velocità che sale in modo vertiginoso e il volante girato dalla parte opposta per contrastare il sovrasterzo, anche in rettilineo. 

Uno dei momenti più eccitanti? Saltare! Sentire le quattro ruote sollevarsi da terra, e atterrare dolcemente prima di impostare la prossima curva (ovviamente) di traverso è un vero spettacolo. Il livello di divertimento è altissimo. Peccato solo che dopo 5 giri sia arrivato il momento di uscire.


KAMIKAZ, LE CARATTERISTICHE DEL KART CROSS DELLA PLANET KARTCROSS

Il Kamikaz è un prodotto dell’azienda francese Planet Kartcross. Il suo peso è di poco superiore ai 300 kg (315 kg è il minimo previsto dal regolamento) e monta un 600 4 cilindri motociclistico, che può esser della Honda (ha un’erogazione lineare), della Suzuki (è più rabbioso di quello Honda agli alti regimi, ma comunque ha una coppia discreta anche ai bassi), della Kawasaki (simile a quello Suzuki, ma sensibilmente più prestazionale) o della Yamaha (vuoto ai bassi regimi e scatenato vicino alla zona rossa del contagiri). La potenza del motore è all’incirca di 130 CV, tutti ovviamente scaricati sulle ruote posteriori, e il rapporto peso/potenza è di 2,4 kg/CV.


PLANET KARTCROSS ITALIA: COSTI ACCESSIBILI E RICAMBI DISPONIBILI

Il titolare della Planet Kartcross Italia è il giovane e super-appassionato Paul Lunardi, e la sede si trova a San Maurizio d’Opaglio, a una manciata di chilometri dall’autodromo di Maggiora. Uno dei vantaggi di avere un kart della Planet Kartcross è la disponibilità della componentistica a magazzino, oltretutto a prezzi abbordabili. Se un ricambio è disponibile in magazzino arriva in appena 3 giorni dall’ordine, nel caso non lo fosse arriva in tempi comunque brevi dalla Francia.

Garage94, invece, è l'associazione sportiva A.S.D. che si occupa della parte agonistica, e conta 20 piloti. Ci sono anche tre veicoli under 16 sui quali corrono i piloti Bossetti, Bormolini e Tiramani che fanno il campionato italiano. I più esperti, invece, sono il Campione italiano Marcello Gallo a cui viene affidato un Kamikaz2 per il Campionato Europeo, e Maicol Giacomotti.


I COSTI DEL KAMIKAZ

Il costo per l’acquisto di un Kamikaz parte da circa 18.000 euro escluso il motore, ma può raggiungere anche i 25.000/30.000 euro in base all’allestimento. Quello che fa la differenza - sia in termini di prestazioni sia di costo - sono gli ammortizzatori, che (fortunatamente) si trovano all’interno del cockpit e vengono protetti in caso di urti. Per avere un veicolo performante si spendono tra i 20.000 e i 23.000 euro, mentre per il motore, magari prelevato da moto incidentate, si possono spendere indicativamente dai 600 ai 2.000 euro.


I COSTI DEL NOLEGGIO PER UN CAMPIONATO

Per un campionato da 3 gare di TRX (ovvero il Campionato italiano), una tappa dell’Europeo e un open day per provare il veicolo, si spendono 6.000 euro tutto incluso, ad eccezione dell’iscrizione alle gare (circa 600 euro) e degli pneumatici. Una cifra bassa, soprattutto in rapporto al divertimento offerto da questi veicoli.

A proposito di pneumatici, si possono usare esclusivamente dei Maxxis che hanno un costo che va da circa 300 a 400 euro a treno, sufficiente per una gara, prove incluse.

Volete provarlo? Approfittate degli open day di Maggiora. Attenzione però: il Kamikaz crea dipendenza. Il rischio è quello di non poterne più fare a meno.

Autore: Michele Neri