Suzuki Swift 1.2 VVT GPL, la prova su strada della versione a gas

22-Feb-2016  
  • Suzuki Swift 1.2 VVT GPL
  • Suzuki Swift 1.2 VVT GPL tre quarti posteriore
  • Suzuki Swift 1.2 VVT GPL fiancata
  • Suzuki Swift 1.2 VVT GPL sezione posteriore
  • Suzuki Swift 1.2 VVT GPL anteriore
  • Suzuki Swift 1.2 VVT GPL posteriore
  • Suzuki Swift 1.2 VVT GPL profilo
  • Suzuki Swift 1.2 VVT GPL interni
DS 4

Abbattere i costi di percorrenza? Col GPL si può: la Suzuki Swift 1.2 VVT GPL ha un’autonomia di oltre 450 km con un pieno da 17 euro, e in quanto a prestazioni e piacere di guida non ha niente da invidiare alla versione a benzina. Il suo prezzo? Si parte da 13.700 euro.


COME SI PRESENTA

Rinnovata da cima a fondo nel 2011, la Suzuki Swift la ritroviamo, alla vista, sempre uguale a se stessa da quando - era il 2005 - ha visto la luce. Facile comprenderne il motivo: la piccoletta di Hamamatsu è forse quella con i lineamenti più belli dell’intera gamma. O almeno i più apprezzati dal pubblico visto che ancora oggi, nel 2016, è al secondo posto tra le più vendute della gamma. Al primo posto, se ve lo state chiedendo, c’è la nuova Suzuki Vitara, altro modello realizzato con grande attenzione al design, e proposta anche con carrozzeria bicolore, proprio come la Swift.

Lo stile inconfondibile della sua carrozzeria, in un mondo dove poche auto hanno una forte personalità, non si riflette negli interni. Che sono sì ben fatti e piacevoli alla vista, ma puliti e senza guizzi stilistici. I materiali non si distinguono per pregio, ma come sempre la qualità (quella reale, meno quella percepita) c’è tutta. E questa è una considerazione che vale un po’ per tutti i modelli Suzuki. C’è da dire, a onor del vero, che il volante in pelle della versione in prova ha la corona è del giusto spessore, molto piacevole da impugnare. I comandi al volante sono intuitivi, così come si lascia usare anche da chi non mastica tecnologia il sistema multimediale Garmin con navigatore GPS, che però non si integra perfettamente nella plancia (dà l’idea di essere “aftermarket”). A proposito di navigatore, per motivi di sicurezza è possibile impostarlo manualmente solo a vettura ferma, in caso contrario ci sono i comandi vocali.

Le dimensioni della Suzuki Swift sono compatte (3,85 metri) se paragonate alle utilitarie più recenti che paiono cresciute con omogeneizzati supervitaminizzati e iperproteici, ma l’abitacolo è comunque ospitale per quattro persone. Ne risente, invece, il bagagliaio: appena 210 litri (528 con gli schienali posteriori reclinati) quando la sorella minore Suzuki Celerio più corta di 20 cm ne ospita 254. Non male la situazione portaoggetti dentro l’abitacolo: davanti alla leva del cambio ci stanno smartphone e portafogli, e sulla plancia c’è anche un pratico cassetto largo e poco profondo perfetto come svuota-tasche.


COME VA

Prima domanda: conviene il GPL? Ovviamente è necessario fare riferimento al chilometraggio annuale per calcolare la convenienza rispetto alla versione a benzina (sul listino ballano 1.600 euro) ma a occhio e croce la differenza di prezzo si recupera una volta superati i 40.000 km, sempre tenendo in considerazione consumi più elevati del 20% viaggiando a GPL. 

 

Il serbatoio del gas toroidale (prende il posto della ruota di scorta, sostituita dal kit di riparazione) ha una capacità effettiva di 33 litri. Il prezzo del GPL odierno è di circa 0,50 euro al litro, e il costo per un pieno è di 16,5 euro. Il consumo medio della Suzuki Swift 1.2 VVT GPL calcolato da pieno a pieno (il computer di bordo ha un margine d’errore rilevante nell’uso a GPL) è di circa 14 km/l, con punte di 16 km/l quando abbiamo percorso strade prevalentemente extraurbane. 

Prendendo il dato più basso si possono percorrere oltre 450 km con meno di 17 euro, che si traducono in meno di 3,8 euro ogni 100 km. Difficile fare meglio, nemmeno con un’auto a metano, dato che in questo periodo storico il gas naturale, a differenza del GPL, non è stato influenzato dal crollo del prezzo dell’oro nero.

Seconda domanda: le prestazioni ne risentono? Liquidate le questioni finanziarie - seguendo la massima “prima il dovere e poi il piacere” - possiamo preoccuparci di come si guida questa suzukina gassata. Tempi lontano quelli in cui le auto a GPL erano scattanti come tartarughe da terra: con gli impianti a iniezione sequenziale, ormai montati su tutti i modelli, la differenza di prestazioni rispetto alle versioni a benzina è inavvertibile; solo i dati rivelano qualche decimo di secondo in più nello sbrigare lo 0-100, ma è più che altro per il peso aggiuntivo dell’impianto. 

La Swift non ha un moderno motore turbo bensì un aspirato da 94 CV che si risveglia nella parte alta del contagiri. Non c’è molta coppia ai bassi regimi, ma è estremamente elastico e sfruttabile, poco chiassoso, e diventa vivace col salire dei giri. Non possiamo di certo definirlo sportivo, ma tirandogli il collo si rivela piuttosto vivace. Peccato che il cambio abbia solo 5 marce e in autostrada, a 130 km/h, alla lunga il rumore disturba.

Alle doti del piccolo 4 cilindri aspirato si aggiungono quelle del telaio e dello sterzo, due elementi perfettamente a punto che fanno della Suzuki Swift 1.2 VVT GPL una buona compagna di viaggio anche per i più smaliziati alla guida. Per tutti gli altri - quelli più tranquilli - basti sapere che cambio e frizione sono piacevolmente leggeri, mentre lo sterzo ha la giusta consistenza.


QUANTO COSTA

Rispetto alla versione a benzina, la Suzuki Swift 1.2 VVT GPL è in listino a 1.600 euro in più, che come abbiamo visto si recuperano dopo circa 40.000 km. I prezzi vanno da 13.700 euro per la 3 porte nell’allestimento d’ingresso “L” sul quale non mancano i vetri elettrici e il climatizzatore. 

Per una dotazione più completa ecco l’allestimento “B-Easy” in listino a 15.150 euro (si aggiungono volante in pelle con comandi e impianto audio), quello “B-Cool” a 5 porte in listino a 16.550 euro disponibile anche con vernice Bi-Color (aggiunge a sua volta vetri elettrici posteriori, cerchi in lega da 16”, chiusura con telecomando, cruise control) e il top di gamma “B-Top” in listino a 18.600 euro (che completa la dotazione con climatizzatore automatico, chiave elettronica, navigatore GPS, sensore crepuscolare e tetto apribile elettricamente). La Swift GPL c’è anche con trazione 4x4: i prezzi partono da i 17.650 nell’allestimento B-Cool. 


POSSIBILI ALTERNATIVE

L’Alfa MiTo 1.4 Turbo GPL da 120 CV è un alternativa ad alte prestazioni con l’impianto a gas, in grado di staccare lo 0-100 in 8,8 secondi; il suo prezzo parte da 20.750 euro. Altra concorrente è la Ford Fiesta 1.4 GPL da 97 CV, molto vicina alla Suzuki Swift in termini di prestazioni doti dinamiche; anche i prezzi, che vanno da 14.250 euro, sono in linea con quelli della Swift GPL. E poi c’è l’elegante Lancia Ypsilon GPL, l’unica nel segmento altrettanto compatta (è lunga 3,84 metri).

Nello stesso segmento ci sono anche altri modelli a GPL con dimensioni maggiori, quindi più spaziose: è il caso di Fiat Punto, Opel Corsa e Hyundai i20.


A CHI SI RIVOLGE

A chi cerca un’utilitaria compatta, stilosa e anche risparmiosa. È perfetta anche per chi dà importanza al piacere di guida, perché in questo la Suzuki Swift è senza dubbio tra le migliori del segmento, anche nella versione a GPL. Le concorrenti sono quasi tutte più spaziose, adatte anche a piccole famiglie, mentre la Swift ha un bagagliaio un po’ striminzito, quindi non è la più indicata per trasportare oggetti ingombranti come passeggini o carrozzine.


PUNTI DI FORZA

- Si macinano chilometri e chilometri spendendo pochissimo
- Non offre alte prestazioni ma il “milledue” è tra i migliori aspirati della categoria


PUNTI DI DEBOLEZZA

- In autostrada si sente la mancanza della sesta marcia
- II bagagliaio è da citycar, appena 211 litri