Nuova Subaru XV, prime impressioni di guida della crossover 4x4 giapponese

20-Gen-2018  
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DS 4

Crossover, sì, ma Wide & Low. Ovvero larga e bassa, al contrario della miriade di SUV compatte che popolano le nostre strade. Così si presenta la nuova Subaru XV, che non si discosta troppo dallo stile del modello precedente nonostante sia - almeno sottopelle - tutta nuova. A partire dal telaio Subaru Global Platform condiviso con l’ultima generazione di Subaru Impreza.
 

CAMPIONESSA IN VERSATILITÀ

Lo stile sportiveggiante non deve tranne in inganno, la nuova XV è una Subaru al 100% e come tale è stata sviluppata per essere un’auto concreta e in grado di cavarsela anche quando l’aderenza sulla strada raggiunge livelli critici.

Il sistema di trazione integrale Symmetrical AWD, di serie su tutta la gamma XV, è un’arma efficace contro fango, neve e situazioni difficili, e l’altezza minima dal suolo di 22 centimetri si rivela più che sufficiente per superare ripide inclinazioni, dossi e tratti off-road non troppo impegnativi - ma nemmeno all’acqua di rose - senza restare impantanati. Provate a fare un confronto: non sono molte le SUV e le crossover del segmento C alte da terra quanto la Subaru XV.

Tornando alla trazione integrale, quella di Subaru è una garanzia. Innanzitutto è permanente sulle quattro ruote con ripartizione del 60% all’anteriore e 40% al posteriore, per nulla diffusa tra le altre SUV del segmento, le quali, in genere, si avvalgono di una trazione 4x4 on demand che si aziona solo in caso di slittamento delle ruote anteriori. 

E poi, novità, sulla nuova XV c’è la modalità di guida X-Mode - la quale, tra le altre cose, attiva il sistema hill descent control che limita elettronicamente la velocità nelle discese ripide - per ottenere la massima efficacia in off-road.
 

SU STRADA: SI GUIDA BENE, MA NON SCATTA

A livello di comportamento su strada, uno dei vantaggi della della Subaru XV sta nell’essere una crossover dal baricentro piuttosto basso, sia perché la carrozzeria non si sviluppa molto in altezza (raggiunge un metro e sessanta) sia grazie al motore boxer. Inoltre il nuovo telaio è più rigido del 70% rispetto a quello del precedente modello e questo basta, almeno in teoria, per dare delle sensazioni nettamente migliori su strada. 

Ebbene, le qualità del telaio, e insieme quelle delle sospensioni e dello sterzo, si percepiscono dopo poche centinaia di metri. La nuova Subaru XV convince anche con le ruote sull’asfalto, con un comportamento che si avvicina più a quello di una berlina compatta che a quello di una SUV. Tra le curve si muove sicura, soffice come un’auto di lusso e allo stesso tempo con poco rollio nelle curve. E poi ne ho apprezzato lo sterzo, piacevolmente comunicativo sulla quantità di aderenza disponibile sotto le ruote. 

I motori sono due, entrambi quattro cilindri boxer a benzina naturalmente aspirati: un 1.6 da 114 CV e un 2.0 da 156 CV, entrambi col cambio automatico di serie. Il 2.0 boxer garantisce una spinta adeguata nonostante non sia particolarmente generoso in quanto a coppia (196 Nm a 4.000 giri). Merito anche del cambio automatico CVT Lineartronic, che mantiene sempre il regime giusto e allo stesso tempo non eccede con il tipico “effetto scooter” che affligge gli automatici a variazione continua. O, almeno, non lo fa fino a quando si è dolci col pedale del gas.

Quando si intende spremere il quattro cilindri boxer da 156 CV, invece, la Subaru XV mostra qualche incertezza nell’assecondare la voglia di velocità: la coppia di soli 196 Nm a 4.000 giri fa sì che il CVT faccia (giustamente) schizzare la lancetta del contagiri in alto. Anche il rumore, di norma poco invadente, si fa più incalzante (ma non fastidioso) senza però un grande riscontro in termini di spinta. La ripresa non manca, intendiamoci, ma da 156 CV mi sarei aspettato qualche cosa in più.

Il CVT, volendo, lo si può utilizzare nella modalità manuale attraverso i paddle al volante con 7 marce simulate, ma l’indole del boxer aspirato non invita a tirargli il collo, tantomeno a sfruttare i bassi regimi dove, effettivamente, manca la corposità dell’1.6 boxer sovralimentato da 177 CV della Levorg. Il CVT in manuale si rivela utile nelle discese, dov’è possibile sfruttare il freno motore altrimenti quasi assente.
 

INTERNI GRADEVOLI E GENEROSI

Solide, ricche di sostanza, anche affascinanti: le Subaru hanno sempre un certo stile se paragonate ad alcune “colleghe” del Sol Levante ma, in quanto agli interni, non hanno mai brillato. Il salto di qualità è arrivato con la Levorg, e la nuova XV alza ulteriormente l’asticella. 

L’abitacolo della crossover delle Pleiadi è accogliente, e anche piuttosto curato nelle finiture: i sedili sono ben profilati, il volante i rivestito in pelle è bello da vedere e da impugnare, la plancia è rivestita (in parte) da materiali morbidi al tatto, e i pedali in alluminio danno quel tocco di sportività che su una Subaru non dovrebbe mai mancare.

I comandi non sono proprio intuitivi, a cominciare dai (tanti) pulsanti sul volante, ma ho apprezzato la presenza di tasti fisici sotto lo schermo da 8 pollici (6,5 per l’allestimento Pure) del sistema multimediale, che permettono di passare rapidamente da una funzione all’altra senza dover smanettare sul display. 

A proposito di infotainment, quello della XV supporta Android Audio e Apple CarPlay. Il bagagliaio invece, coi i suoi 385 litri di capienza, è un po’ avaro se si pensa ai quasi quattro metri e mezzo di lunghezza.
 

SICUREZZA DA PRIMA DELLA CLASSE

L’obiettivo di Subaru è ambizioso: diventare il marchio di automobili numero uno in tema sicurezza. Di serie, su tutta la gamma, c’è il programma EyeSight che consiste in due telecamere stereo grazie alle quali la XV ha un sistema di frenata automatica d’emergenza che riconosce i pedoni e i ciclisti, oltre al cruise control adattivo, agli abbaglianti automatici e al sistema di monitoraggio dell’angolo cieco. Si tratta di un sistema sofisticato esclusivo di Subaru, usato al posto dei più classici radar.

Passando alla sicurezza passiva, il telaio della nuova XV, condiviso con la nuova Impreza, ha ottenuto il punteggio più alto mai assegnato dall’ente JNCAP, l’equivalente giapponese del nostro EuroNCAP che le ha assegnato le 5 stelle.
 

VERSIONI, PREZZI  E DOTAZIONE

Due i motori boxer, entrambi a benzina (il diesel, questa volta, non c’è) e in futuro disponibili anche nella variante bi-fuel benzina/GPL. I prezzi partono da 23.000 euro per la “millesei” e da 30.000 euro per la “duemila”, fino a sfiorare i 33.000 per la top di gamma Premium. Tutte sono dotate di serie di trazione 4x4 e cambio automatico.

Per chi vuole il diesel a tutti i costi, il precedente modello di Subaru XV resterà in listino nella versione a gasolio ancora per un po’.

Il prezzo della nuova Subaru XV include anche la manutenzione ordinaria fino a 45.000 km, che corrisponde a tre tagliandi previsti ogni 15 mila chilometri. Interessante la garanzia di 5 anni con chilometraggio illimitato.

Autore: Michele Neri