Nuove BMW X5 M e X6 M, le informazioni ufficiali

04-Nov-2014  
  • Nuove BMW X5 M e X6 M
  • Nuova BMW X5 M
  • Nuova BMW X5 M interni
  • Nuova BMW X5 M tre quarti posteriore
  • Nuova BMW X6 M
  • Nuova BMW X6 M interni
  • Nuova BMW X6 M tre quarti anteriore
DS 4

Il reparto Motorsport della Casa bavarese ha messo le mani sulle X5 M e X6 M, rispettivamente Sav (Sports Activity Vehicles) e Sac (Sports Activity Coupés) nella versione più performante di sempre: sotto il cofano, infatti, c’è una versione rivista del 4.4 V8 che eroga 575 CV e 750 Nm.

Le nuove BMW X5 M e X6 M hanno ricevuto dei leggeri ritocchi alla carrozzeria, che riguardano soprattutto la griglia anteriore, e agli interni, dove spicca un nuovo quadro strumenti. Le novità più importanti, però, si trovano nel propulsore M TwinPower Turbo con sovralimentazione TwinScroll Bi-Turbo, il più potente fin’ora mai realizzato dal reparto M. Come già accennato, il nuovo motore sviluppa 575 CV di potenza tra i 6.000 e i 6.500 giri e 750 Nm di coppia massima tra i 2.200 e i 5.000 giri, è abbinato al cambio automatico M Steptronic a 8 rapporti con convertitore di coppia e alla trazione integrale xDrive.

La velocità massima di X5 M e X6 M è limitata elettronicamente a 250 km/h, mentre lo scatto da 0-100 km/h è coperto in appena 4,2 secondi. Ottime performance anche in termini di consumi ed emissioni: nel ciclo di prova UE il valore medio di 11,1 l/100 km è stato ridotto di oltre il 20%, così come le emissioni di CO2, pari a 258 g/km.

Gli ingegneri hanno lavorato anche per migliorare la dinamica di guida attraverso l’ottimizzazione del DSC, il sistema di controllo di stabilità, implementato con nuove funzioni che favoriscono la sicurezza, il comfort e il piacere di guida. Tre sono le modalità di guida che possono essere impostate, DSC on, MDM (M Dinamic Mode) e DSC off: il primo per avere la massima sicurezza di marcia; il secondo più permissivo, che permette di eseguire delle leggere derapate e interviene solo quando il limite predefinito è stato superato; il terzo per avere la massima libertà di eseguire veri e propri sovrasterzi, con i freni che intervengono solo nelle situazioni estreme con elevata accelerazione trasversale.