Suzuki Ignis, la prova della mini-SUV con prezzi da 14.050 euro

29-Nov-2016  
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DS 4

Se c’è un segmento per niente affollato, è quello delle mini-SUV: la nuova Suzuki Ignis si infila proprio in questa categoria. Ha dimensioni da citycar cresciuta (3,7 metri di lunghezza e quasi 1,66 di larghezza) ed è disponibile sia a trazione anteriore sia 4x4. Anche con motore ibrido.

Il suo nome era già stato usato per una monovolume lanciata nel 2000. Con il vecchio modello la nuova Suzuki Ignis condivide solo il nome. Lo stile è uno dei suoi punti di forza, ma non a discapito della praticità: tra le sue caratteristiche vanta i sedili posteriori scorrevoli (di serie) e spazio abbondante per passeggeri e bagagli. 

I prezzi di listino partono da 14.050 euro, e scendono a 11.950 euro con la promozione in vigore fino al 31 gennaio 2017.


LO STILE 

Qual è l’aspetto che conta di più nell’acquisto di un’auto? Per gli italiani, il design. Per staccare l’assegno, l’auto dev’essere prima di tutto bella. 

La nuova Suzuki Ignis punta su uno stile giovane e originale, ma non si dimentica del suo DNA. Che, anzi, omaggia con alcuni richiami a modelli del passato e del presente. Come le griglie sul montante C della Cervo (correvano gli anni Settanta), della quale cita anche la forma dei fari riproponendoli in chiave moderna, con tecnologia a LED. Proseguendo con il tetto sospeso della Swift, e la griglia sul cofano della Grand Vitara. 

Aspetto non secondario: è una SUV, seppure ultra compatta. E tutti sappiamo quanto il segmento sia in grande ascesa. Ha un’altezza da terra di 18 cm - due in più della Panda 4x4 - offre una posizione di guida rialzata e un’ottima visibilità. Nell’allestimento iAdventure, con protezioni in plastica per la carrozzeria, ha un aspetto ancora più off-road. Insomma, ha le carte in regola per conquistare. 

Passiamo all’abitacolo della nuova Ignis: probabilmente è il più interessante mai visto su una Suzuki. Ordinato, colorato, ben fatto, con plastiche sì rigide, ma di qualità. Lo schermo a colori del sistema multimediale di 7 pollici, di serie su tutta la gamma, è certamente da segmento superiore, e supporta Apple Car Play e Android Auto. Per intenderci, è quello che montano anche le sorelle maggiori Vitara e S-Cross.


PRATICITÀ DA MONOVOLUME, MA SOLO PER 4

Sulla Ignis si viaggia comodi, non c’è alcun dubbio, anche chi siede dietro, con spazio abbondante per gambe e testa. I due sedili posteriori hanno una caratteristica tipica delle (ormai quasi estinte) monovolume compatte: la panchetta posteriore scorrevole. O meglio, nel caso della Ignis, i due sedili posteriori che scorrono separatamente di ben 16 cm. 

Il bagagliaio passa così da 260 litri (sedili in posizione arretrata) a 360 litri spostando in avanti i sedili, mantenendo comunque la configurazione 4 posti (non è previsto il quinto nemmeno in opzione). La Ignis 4x4 invece perde poco più di 50 litri a causa dell’ingombro del differenziale.


COME VA LA SUZUKI IGNIS IBRIDA

La Suzuki Ignis è disponibile in due versioni: 1.2 Dualjet da 90 CV, e 1.2 Hybrid, sia a trazione anteriore sia 4x4. In entrambi i casi, il motore è un 1.2 4 cilindri naturalmente aspirato da 90 CV e 120 Nm. Non sappiamo se in futuro verrà equipaggiata anche con il più potente 3 cilindri 1.0 Boosterjet turbo da 112 CV e 170 Nm.

Le prestazioni della Ignis Ibrida sono sostanzialmente le stesse di quella “standard”, perché non c’è un vero e proprio motore elettrico abbinato a quello endotermico: si tratta di un generatore integrato che si ricarica in frenata e allevia lo sforzo in accelerazione, così da abbassare i consumi. La casa dichiara 4,3 l/100 km VS 4,6 di quella a benzina.

Al volante si apprezza la facilità di guida, data dalla buona visibilità e dai comandi cambio-frizione poco affaticanti. Il motore non è molto pronto ai bassi regimi, ma salendo di giri non è affatto fiacco, e mostra la grinta necessaria per mantenere velocità di tutto rispetto, sia che ci si trovi in salita in una strada di montagna sia in autostrada. Prestazioni e consumi traggono certamente vantaggio dal peso ridotto della Ignis, di poco superiore ai 900 kg nella versione 2WD Hybrid. Un plus che si traduce anche in un buon comportamento su strada nonostante la gommatura 175/60. 

I difetti della Ignis? L’escursione corta delle sospensioni è causa di qualche sobbalzo sui dossi, soprattutto dietro, e la rumorosità a velocità autostradale rivela la sua appartenenza al segmento delle super-utilitarie. Pur con una qualità percepita ben superiore.
 

VERSIONI E PREZZI DELLA SUZUKI IGNIS

Una premessa va fatta: il prezzo d’ingresso della Suzuki Ignis non è uno specchietto per le allodole. Anche l’allestimento entry level “iCool” offre di serie tutto quello che ci si aspetta - e anche di più - da un’auto di queste dimensioni. E passando all’allestimento iTOP ci sono anche i sistemi di sicurezza “attentofrena” (frenata automatica), “guidadritto”, e “restasveglio”.

La dotazione della Ignis “iCool”, infatti, comprende cerchi in lega da 16”, climatizzatore manuale, sedili anteriori riscaldabili, sedili posteriori scorrevoli, specchietti retrovisori riscaldabili regolabili elettricamente, comandi al volante, chiusura con telecomando, e schermo a colori da 7 pollici con supporto Apple Car Play Android Auto, impianto audio e Bluetooth.

Nella versione 2WD, la Ignis parte da 14.050 euro, mentre per la versione 4x4 si sale a 17.300, ma nell’allestimento iTOP ben più accessoriato. Anche la Ignis Ibrida parte dall’allestimento iTOP, ed è in listino a 16.800 euro nella versione 2WD e 18.300 in quella 4x4.

La promozione al lancio, in vigore fino al 31 gennaio 2017, prevede uno sconto di 2.000 euro su tutto il listino, che abbassa il prezzo di partenza a 11.950 euro.
 

LE CONCORRENTI

Nella versione 4x4, l’unica alternativa plausibile alla Suzuki Ignis è la Panda 4x4. In termini di dimensioni sono molto simili, ma la giapponese - figlia di un progetto ben più recente - è senza dubbio superiore in termini di praticità e tecnologia. Non è disponibile con motore diesel come la torinese, però compensa con l’offerta di una motorizzazione ibrida che offre tutti i vantaggi del caso, tra cui l’accesso gratuita nell’area C di Milano.

Nella versione a due ruote motrici, la Ignis potrebbe essere un’alternativa a Fiat 500, Mini e Smart Forfour. Auto molto diverse tra loro con una caratteristica in comune: essere cool. La piccola SUV giapponese è disponibile in undici tinte per la carrozzeria, di cui cinque bi-colore con tetto nero a contrasto.