Mazda 6 Wagon 2.2 Skyactive D 175 CV 4WD, la prova su strada

02-Mag-2017  
  • Mazda 6 Wagon 2.2 Skyactive D 175 CV 4WD
  • Mazda 6 Wagon 2.2 Skyactive D 175 CV 4WD posteriore
  • Mazda 6 Wagon 2.2 Skyactive D 175 CV 4WD profilo
  • Mazda 6 Wagon 2.2 Skyactive D 175 CV 4WD dettaglio anteriore
  • Mazda 6 Wagon 2.2 Skyactive D 175 CV 4WD dettaglio posteriore
  • Mazda 6 Wagon 2.2 Skyactive D 175 CV 4WD antenna
  • Mazda 6 Wagon 2.2 Skyactive D 175 CV 4WD anteriore
  • Mazda 6 Wagon 2.2 Skyactive D 175 CV 4WD abitacolo
  • Mazda 6 Wagon 2.2 Skyactive D 175 CV 4WD interni
  • Mazda 6 Wagon 2.2 Skyactive D 175 CV 4WD plancia
DS 4

La Mazda 6 Wagon è una familiare dallo stile sportivo, ma non per questo poco spaziosa. Nella versione 2.2 diesel da 175 CV con cambio automatico e trazione integrale è brillante e versatile, ma è disponibile solo nell’allestimento top di gamma Exceed al prezzo di 41.000 euro. Con una dotazione quasi completa di tutto.


COME SI PRESENTA

Slanciata e muscolosa: la Mazda 6 Wagon ha un’anima sportiva, non c’è dubbio. Lo stile, che in Mazda chiamano “design Kodo”, mette in mostra i passaruota con nervature molto piacevoli alla vista. Anche il lunotto inclinato contribuisce a rendere filante la silhouette di questa station wagon giapponese, che nel colore rosso si presenta davvero molto bene. Ha personalità, ma allo stesso tempo ha una linea che non stanca nel tempo.

I sedili rivestiti in pelle traforata color crema rendono l’ambiente elegante e luminoso. C’è anche un tetto apribile di piccole dimensioni - siamo sempre più abituati agli enormi “tetti panoramici” - che contribuisce alla causa, mentre la plancia ha qualche inserto con la stessa pelle dei sedili con impunture a vista. La qualità dell’abitacolo soddisfa, e con quel volante piuttosto piccolo e la plancia rivolta verso il guidatore mi ricorda in qualche modo una BMW Serie 3.

Si sta comodi sulla Mazda 6 Wagon, sui sedili davanti e anche su quelli dietro. Il bagagliaio ha capacità di 522 litri, di poco superiore a quella delle tre tedesche Audi A4 Avant, BMW Serie 3 Touring e Mercedes Classe C SW, ma inferiore rispetto a quella (enorme) di una Volkswagen Passat. Le note stonate sono difficili da trovare, ad eccezione dello schermo del sistema multimediale, un po’ piccolo nel suo segmento. In compenso l’allestimento Exceed (l’unico disponibile sulla versione 4WD) prevede di serie l’ottimo impianto audio Bose Surround Sound System con 11 altoparlanti. 


COME VA

Non fatevi spaventare dalla cubatura di 2.2 litri del motore bi-turbo diesel Skyactive D di Mazda, la sua particolarità è quella di avere un rapporto di compressione particolarmente basso. Il risultato è un’efficienza migliore, paragonabile a un motore di cubatura inferiore. Il consumo dichiarato della Mazda 6 Wagon 2.2 Skyactiv D 175 CV 4WD è di appena 5,4 l/100. Nell’uso reale, come spesso succede, siamo un po’ lontani dal dato ufficiale, almeno nei chilometri percorsi in questa prova su strada, dove ho rilevato una media di 7 l/100 km. Che per una wagon diesel da 175 CV con cambio automatico e trazione integrale è un consumo più che accettabile.

Il 2.2 diesel della Mazda 6 Wagon 2.2 Skyactiv D 175 CV 4WD è vigoroso a tutti i regimi. Merito della doppia sovralimentazione: una turbina piccola con poca inerzia entra in azione fin dai regimi più bassi eliminando il ritardo nella risposta, e una più grande ai regimi superiori. Basta dare un’occhiata alla scheda tecnica per scoprire che ho a disposizione ben 420 Nm di coppia massima a 2.000 giri, e si sentono tutti ogni volta che premo sul pedale destro. 

L’allungo, nonostante si tratti di un motore diesel, non delude affatto, e il suono emesso è più piacevole di quanto ci si aspetti da un’auto a gasolio. Il cambio automatico a 6 marce è un classico convertitore di coppia. Un buon convertitore di coppia, fluido e piuttosto rapido, ma non può certo competere per efficienza e per rapidità con un “doppia frizione”. L’uso in manuale non è drammatico, tutt’altro, ma le risposte sono piuttosto lunghe.

Nel complesso ho trovato la Mazda 6 Wagon una grande compagna di viaggio. In autostrada dà il meglio di sé: riprende velocemente, si rivela silenziosa, e tra le curve è sempre a suo agio grazie a un assetto ben calibrato e alla trazione 4WD che assicura una stabilità di alto livello. Si tratta di una trazione integrale on-demand, che distribuisce la coppia motrice tra i due assi attraverso attraverso 27 sensori multipli che forniscono 200 letture al secondo: in sostanza entra in azione prima che una delle ruote cominci a slittare. Lo sterzo non mi ha entusiasmato, è preciso ma l’avrei voluto un po’ più leggero in manovra e più sensibile in velocità.


QUANTO COSTA

La versione 4WD è disponibile esclusivamente nel ricco allestimento Exceed in listino al prezzo di 41.000 euro. La buona notizia è che l’equipaggiamento di serie è sostanzialmente “full optional”. Si pagano a parte il “pacchetto pelle”, che include anche i sedili anteriori con regolazione elettrica e il tetto apribile elettrico (2.150 euro), la vernice metallizzata offerta a 700 euro e le due tinte speciali Soul Red (quella dell’esemplare in prova) e Machine Grey a 850 euro.

A parità di motore e di equipaggiamenti, rinunciando al cambio automatico e alla trazione 4WD si spendono 35.000 euro.
 

POSSIBILI ALTERNATIVE

Premium o non premium? In questa versione, la Mazda 6 Wagon si avvicina per contenuti alle ambite rivali tedesche di categoria premium. Anche l’immagine è ben diversa da quella delle altre vetture giapponesi, ad eccezione di Infiniti e Lexus che però non hanno in gamma alcuna station wagon.

La Mazda 6 Wagon 2.2 Skyactiv D 175 CV 4WD potrebbe essere un’alternativa alle tre tedesche Audi A4 Avant 2.0 TDI quattro da 190 CV (da 44.000 a 50.000 euro in base all’allestimento), BMW 320 d xDrive Touring (da 43.000 a 50.000 euro) e Mercedes Classe C SW 220 d 4Matic SW (dai 47.000 ai 53.000 euro con il cambio automatico di serie). Attenzione agli optional: su queste tedesche si pagano cari.

Oppure, con prezzi più allineati alla Mazda, ci sono altre due valide alternative: la Volkswagen Passat 2.0 TDI 190 CV DSG 4Motion e la Ford Mondeo 2.0 TDCi Powershitf AWD, entrambe con il cambio automatico a doppia frizione. La prima ha un bagagliaio enorme e buone finiture, ma lasciandosi ingolosire dagli optional il prezzo lievita facilmente; la station dell’Ovale Blu ha buone doti dinamiche, mentre gli interni sono meno curati. Sono in listino con prezzi a partire da rispettivamente 38.000 e 40.000 euro, ma anche in questo caso scegliendo l’allestimento top di gamma superano entrambe i 40.000 euro.


A CHI SI RIVOLGE

A chi cerca una station wagon dinamica, brillante, sportiva nel design e allo stesso tempo spaziosa. Il cambio automatico e la trazione 4WD ne fanno un’auto completa, confortevole e adatta ad affrontare una località sciistica in pieno inverno: la motricità è ottima, lo spazio non manca.
 

PUNTI I FORZA

- L’impostazione sportiva e il piacere di guida, sulla 6 Wagon, si sposano con spazio e comfort
- Il motore 2.2 diesel spinge (e allunga) con grinta 


PUNTI DI DEBOLEZZA

- La risposta lenta del cambio nella modalità manuale
- Lo schermo del sistema multimediale è piccolo per un’auto del segmento D

Autore: Michele Neri