Tagliando auto: ogni quanto farlo, costo e garanzia

21-Dic-2022  
  • Meccanico per tagliando auto
  • Strumentazione tagliando auto
  • Impianto frenante tagliando auto
DS 4

La maggior parte delle auto nuove segnalano al proprietario ogni quanto fare il tagliando con una spia luminosa nel cruscotto che avvisa il conducente, ma ancora oggi la tematica è molto dibattuta.

Il tagliando auto non solo è “obbligatorio” per mantenere valida la garanzia della Casa, ma è fortemente consigliato a prescindere dalla garanzia per preservare a lungo l’auto e viaggiare in sicurezza. Infatti, oltre all’importantissimo olio motore, che è forse il fattore che più incide su ogni quanto fare il tagliando, vengono fatti diversi controlli per verificare l’efficienza dell’auto.

INDICE
Cos'è
Tagliando: ogni quanto va fatto
Differenze tra tagliando e revisione: cosa sono e obblighi
Costo tagliando auto
Fai da te e garanzia
Tagliando fai da te, l’attrezzatura per il cambio olio
Olio motore: cosa controllare prima dell'acquisto e quale scegliere
Tagliando auto nuova: dopo quanto va fatto?
Auto elettrica, a benzina e diesel: cambia il costo del tagliando?
Tagliando auto a GPL e a metano: quanto costa la manutenzione
Revisione bombole auto a metano: costo basso o nullo, ma attenzione alle scadenze
Revisione auto a GPL: nessuna revisione per le bombole, ma sostituzione a 10 anni
Rete ufficiale o officina indipendente? Questione di prezzi
Cosa succede se non si fa il tagliando alla macchina?
Tagliando auto online

Il tagliando non è altro che la manutenzione ordinaria dell'auto. Non è obbligatorio in termini di legge (per quanto sia neccessario, invece, per mantenere attiva la garanzia della vettura) ma serve per preservare la meccanica della vettura attraverso il cambio dell'olio (un classico di ogni tagliando), dei filtri, e più di rado di altre componenti della vettura, come la cinghia di distribuzione, la cinghia dei servizi, le pastiglie dei freni e altro ancora.

Il tagliando auto dovrebbe essere fatto seguendo le indicazioni riportate sul libretto di uso e manutenzione della casa automobilistica, perché la frequenza con cui fare il tagliando può variare dal tipo di motore, di alimentazione e di altre caratteristiche dell’auto.

Il range del chilometraggio per il tagliando auto è tra i 15.000 e i 30.000, ma le auto più moderne possono arrivare a prevedere un tagliando ogni 35.000 km. Viene però sempre precisato che il tagliando deve essere fatto ogni tot chilometri oppure ogni anno, a prescindere del chilometraggio percorso. Diffidare invece chi sostiene di fare il tagliando auto ogni 5.000 o 10.000 km, perché con i motori e gli oli utilizzati attualmente sarebbe solo un costo inutile.

Ci sono casi però in cui il tagliando auto potrebbe essere anticipato, ad esempio se si parte per un lungo viaggio e si è vicini al chilometraggio massimo, oppure se si utilizza l’auto prevalentemente in condizioni gravose, tipo per il trasporto di cose, l’utilizzo in pista, in luoghi polverosi ecc.

Inoltre, come alcuni possessori di auto turbodiesel ben sanno, le auto con PDF (filtro antiparticolato) potrebbero aver bisogno di fare il cambio dell’olio prima della scadenza prescritta dal libretto di uso e manutenzione, soprattutto se l’auto è utilizzata per brevi tragitti e non raggiunge spesso la temperatura ottimale d’esercizio. Il PDF infatti diluisce l’olio motore contaminandolo con del gasolio, creando talvolta la necessità di cambiare l’olio anche dopo solo poche migliaia di km.

Come anticipato in precedenza, il tagliando auto non è obbligatorio per legge. È però obbligatorio per mantenere lo stato di garanzia del veicolo. Durante un tagliando il meccanico controlla l’olio dei freni e del motore, i filtri, il liquido di raffreddamento, l’impianto frenante e di illuminazione, le candele, le sospensioni.

Importante ricordare che con la legge Monti del 2002, oggi recepita nel regolamento (UE) N. 461/2010 è cambiata a favore del consumatore la disciplina per il tagliando dell’auto.
Prima del 2002 infatti, per non perdere la garanzia, il conducente era tenuto a portare l’auto per il tagliando presso un concessionario ufficiale della casa automobilistica. Oggi invece è possibile recarsi presso qualsiasi meccanico, purché qualificato.

La revisione invece è obbligatoria per legge ed è disciplinata nell’articolo 80 del codice della strada, pena una multa che può arrivare fino a 600 euro e il ritiro del libretto di circolazione.

Durante la revisione l’officina autorizzata controllerà che il veicoli rispetti le condizioni di sicurezza, la rumorosità e le emanazioni inquinanti previste dalla legge.

Il costo del tagliando auto dipende dal tipo di tagliando e dall’auto che si possiede. Per un tagliando standard che non prevede interventi straordinari, come ad esempio la sostituzione della cinghia di trasmissione o dei dischi dei freni, ma che prevede la sostituzione dell’olio, di tutti i filtri e la verifica dei livelli dei liquidi, su una utilitaria il costo del tagliando auto così descritto potrebbe costare approssimativamente dai 200 ai 600 euro, ma se si tratta di una sportiva di un marchio blasonato i prezzi si impennano, e il costo del tagliando si alzerebbe fino a raggiungere alcune migliaia di euro. 

Non solo per la qualità dei prodotti utilizzati, ma anche perché il costo orario della manodopera è proporzionata al prestigio della marchio e al costo delle sue auto. Anche all’interno di una stessa autofficina autorizzata possono essere applicate tariffe diverse su due auto diverse ma della stessa marca, ad esempio su un'Audi A3 e su un'Audi RS6 il costo del tagliando auto aumenta fortemente per la seconda sia per la tipologia di interventi, sia per il costo della manodopera applicato.

Da tenere presente che, nel corso della vita dell’auto, il costo dei tagliandi dipende anche da ogni quanto sono previsti, perché in 120.000 km un’auto che lo prevede ogni 30.000 dovrà fare 4 tagliandi, un’altra auto che lo prevede ogni 20.000 dovrà farne 6.

Molti automobilisti non si rivolgono ad autofficine ma prediligono il tagliando auto fai da te. Potrebbe essere vantaggioso perché il costo del tagliando auto si riduce drasticamente, ma è necessario avere un posto dove farlo in sicurezza, gli attrezzi giusti e non aver la presunzione di fare interventi complessi che potrebbero mettere in pericolo la sicurezza dell’auto.

Il tagliando auto fai da te è una pratica utilizzata soprattutto dai possessori di auto semplici e non dotate di moderni sistemi elettronici, perché sostituire l’olio in un auto che segnala con una spia sul cruscotto che è giunto il momento di fare il tagliando non farebbe smettere la spia di lampeggiare: sarebbe in ogni caso necessario l'intervento di un meccanico che collega il tester alla centralina dell'auto.

Si ricorda che un tagliando fai da te compromette la garanzia sull’auto anche se svolto a regola d’arte: se volete in ogni caso abbattere il costo del tagliando potete farvi fare un preventivo da officine autorizzate o officine generiche che mantengano valida la garanzia dell’auto e, anche nel caso in cui la garanzia dell’auto fosse scaduta, hanno una responsabilità sugli interventi effettuati su cui c’è una garanzia di un anno che tutela il cliente.

Per poter fare il tagliando della propria auto è necessario disporre degli attrezzi necessari. Per il cambio dell’olio, oltre a oli e filtri, servono la chiave del filtro dell’olio e delle pedane per sollevare l’auto.
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Qui, invece, trovate la chiave per svitare il filtro dell'olio.

Chiave per filtro dell'olio
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Per quanto riguarda l’olio motore, è sempre bene controllare le indicazioni sul libretto di manutenzione dell’auto. Per motori semplici a benzina di bassa potenza, specie non sovralimentati, in genere si usa un olio 10W 40. Il consiglio è, ancora una volta, di controllare sul libretto di uso e manutenzione non solo la gradazione, ma anche le specifiche ACEA.

Qui trovate uno dei migliori oli sintetici 10W 40 per motori a benzina, con specifiche approvate dal Gruppo Volkswagen e approvate anche da Fiat. 

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Gradazione e viscosità dell’olio motore: le specifiche SAE 

Ma cosa significa 10W 40? La W indica la viscosità dell’olio: il primo numero è l’indice di protezione a freddo, il secondo a caldo. Attenzione però, non indicano la temperatura di protezione. Il 10W 40, ad esempio, è adatto a temperature che vanno da -30°C a +40°C, dunque sono adatti ai nostri climi temperati. Un olio 5W30 risulterà più indicato alle basse temperature, mentre un 10W 50 a quelle alte.

Questa classificazione, però, non è indicativa di nessun’altra proprietà dell’olio ad eccezione della sua viscosità.

Specifiche tecniche dell’olio motore: API E ACEA

Oltre alle specifiche  SAE relative alla viscosità, sulla confezione dell’olio motore vengono riportati anche dei codici che rispondono alle specifiche API e ACEA.

Le specifiche API, acronimo di American Petroleum Institute (agenzia americana che si occupa di ingegneria petrolchimica), ci indicano innanzitutto a che motore è destinato l’olio. Ecco come leggere i codici:

  • La sigla “S” ci dice che l’olio  è destinato ai motori a benzina, la sigla “C” per quelli diesel
  • La seconda lettera indica il livello di prestazione dell’olio: più è alta la lettera dell’alfabeto più l’olio è performante. Si va da SG a SN per i motori a benzina e da CF a CJ-4 per i motori diesel.

Le specifiche ACEA. L'ACEA, acronimo di Associazione Costruttori Europei di Automobili, è un’associazione fondata nel ’96 di cui fanno parte molte case automobilistiche con lo scopo di classificare gli oli motore per auto, fissando degli standard dio qualità certificati da laboratori.
Ecco come leggere le specifiche ACEA dell’olio motore:

  • La lettera “A” indica che si tratta di un olio per motori a benzina, la “B” per motori diesel, “C” per motori a benzina e diesel con FAP e DPF, ed “E” per veicoli commerciali.
  • Il numero che segue definisce il tipo di motore su cui l’olio può essere utilizzato.

Ecco cosa significano i codici ACEA riportati sulla confezione dell’olio

  • A/B1: motori sviluppati per oli a bassa viscosità
  • A/B3: motori con intervalli di cambio prolungati (i più comuni)
  • A/B4: motori con iniezione diretta
  • A/B5: motori con intervalli di cambio prolungati, che necessitano di oli a bassa viscosità

Ci sono poi le specifiche dei costruttori che iniziano con il nome della casa automobilstica stessa. Un olio può rispettare le specifiche di più case costruttrici, quindi è adeguato per più modelli di auto.

Un tempo auto e moto prevedevano un tagliando dopo il rodaggio (oggi non più indispensabile), ovvero dopo poche migliaia di chilometri percorsi. Oltre a piccoli controlli, in alcuni casi veniva cambiato l’olio motore per eliminare i residui prodotti dall’assestamento delle componenti meccaniche. Oggi il primo tagliando di un’auto nuova va fatto con la stessa cadenza dei successivi tagliandi. Non è quindi necessario passare dall’officina prima del dovuto a meno che il costruttore non preveda un controllo prima del tagliando.

Se un controllo potrebbe essere gratis, il primo tagliando si paga eccome, a meno che non si abbia acquistato un “pacchetto tagliandi” con l’acquisto dell’auto o con il finanziamento. Il costo del primo tagliando, in ogni caso, è ridotto, in quanto le componenti da sostituire sono poche: l’olio (quello si sostituisce ad ogni tagliando) e alcuni filtri, come ad esempio quello dell’aria e quello dell’abitacolo.

Partiamo dalle auto elettriche, quelle con il costo di manutenzione più basso in assoluto. Non essendoci un motore endotermico, la manutenzione è notevolmente semplificata, e un tagliando costa circa la metà rispetto a quello di un’auto a benzina.

Le auto a benzina sono, dopo quelle con motore elettrico, quelle più semplici in quanto a manutenzione. Quelle diesel, infatti, prevedono il filtro del gasolio, l’uso di oli in genere più sofisticati (ovviamente dipende sempre dal tipo di motore) e hanno il filtro antiparticolato che richiede una certa cura. Inoltre chi fa pochi chilometri e soprattutto spostamenti brevi, durante i quali non viene raggiunta la temperatura d’esercizio, potrebbe avere problemi con l’intasamento del filtro antiparticolato. Ciò comporta interventi di manutenzione più frequenti e costi superiori.

Le auto a GPL e a metano hanno una manutenzione sensibilmente più costosa rispetto alle versioni a benzina dalle quali derivano: bisogna mettere in conto anche la sostituzione periodica del filtro del gas e il tempo necessario (che costa in manodopera) per la verifica dell’impianto. Ovviamente il prezzo del tagliando varia da produttore in produttore, così come la differenza tra un modello a benzina, uno a gasolio, o uno a gas.

Su alcuni modelli, ad esempio, è necessario effettuare periodicamente una verifica delle sedi delle valvole: l’usura delle stesse, infatti, è un problema causato dalla secchezza del gas rispetto alla benzina, e talvolta, su alcuni modelli, vanno fatte delle regolazioni. Al costo del tagliando andrebbe aggiunto il costo degli additivi per il serbatoio del gas utile a mantenere gli iniettori puliti.

Ma ogni quanto va fatto il tagliando di un’auto a GPL o a metano? In genere la cadenza del tagliando è la stessa della versione a benzina, ma non sempre. Sulla Volkswagen Golf a metano, ad esempio, è previsto ogni 15.000 km invece che ogni 30.000, seppure con un costo sensibilmente inferiore del cambio d’olio.

La buona notizia per gli amanti delle auto gassate è che la revisione non ha costi supplementari rispetto alle auto a benzina o diesel. C’è, però, anche una notizia meno buona: le bombole vanno revisionate (metano) o addirittura sostituite (GPL).

Partiamo dalle auto a metano: dopo 4 anni dalla prima immatricolazione (o dall’installazione dell’impianto) è prevista la revisione delle bombole del metano. Ogni 5 anni solo nel caso in cui le bombole siano omologate secondo la normativa nazionale DGM. 

La revisione delle bombole del metano è gratuita, ma se portate la vostra vettura per staccare le bombole, portarle a revisionare e re-installarle ci sarà un costo di manodopera. Se una o più bombole sono da sostituire, anche la sostituzione è gratuita. Ma la bombola non è nuova, bensì revisionata. La scadenza delle bombole del metano è di 40 anni (omologazione a norma nazionale DMG) o di 20 anni (norma europea R110 ECE/ONU).

La sostituzione, gratuita, è necessaria solo se una bombola ha superato la propria vita utile: 40 anni se omologata a norma nazionale DGM, 20 anni se a norma europea R110 ECE/ONU.

Chi viaggia con bombole di metano scadute è tenuto a tenerle vuote e a spostarsi a benzina. n caso contrario è prevista una multa di 168 euro e la sanzione accessoria del ritiro della cara di circolazione.

Le bombole delle auto a GPL, invece, non devono essere sottoposte a revisione. Un bel vantaggio,  ma che si paga dopo 10 anni dall’immatricolazione dell’auto o dall’istallazione dell’impianto del GPL. Dopo una decade, infatti, il serbatoio del GPL dev’essere sostituito. Il costo, come facile immaginare, non è basso: circa 500 euro per il serbatoio al quale si aggiunge il costo di altre componenti, il costo del collaudo (obbligatorio di legge) e quello della manodopera. 

L’abbiamo accennato sopra, ma è bene approfondire: molti automobilisti hanno ancora dei dubbi quando si tratta di scegliere l’officina per fare il tagliando. È meglio, dunque, rivolgersi alla rete ufficiale o a quella indipendente?

Diciamolo subito, in termini di garanzia non c’è alcuna differenza: resta valida in entrambi i casi, da quando è entrato in vigore il decreto legislativo che recepiva una direttiva comunitaria. Un bene per gli automobilisti, che possono rivolgersi alle officine indipendenti anche per i tagliandi di veicoli nuovi, ancora in garanzia. Officine dove spesso il prezzo del tagliando risulta inferiore rispetto a quello presentato dall’officina della concessionaria dove si ha acquistato il veicolo e, in generale, nell’officina autorizzata.

Da allora la rete indipendente si è strutturata offrendo servizi di qualità e trasparenza sui prezzi. Ne sono un esempio Midas e le officine affiliate da brand come Magneti Marelli e Bosch, che offrono in genere un costo sulla manodopera più basso e offrono ricambi originali oppure alternativi (a prezzi più bassi) ma comunque di qualità pari all’originale.

Meglio della rete ufficiale, dunque? Non sempre, perché non tutte le officine indipendente sono aggiornate velocemente tanto quanto quelle ufficiali ufficiali su eventuali novità tecniche o migliorie da attuare alle vetture nuove. E poi la rete ufficiale è passata al contrattacco, offrendo più trasparenza sui prezzi e pacchetti per la manutenzione programmata a prezzo fisso. Così il tagliando potrebbe essere altrettanto conveniente (se non più conveniente) nella rete ufficiale. Che in certi casi, e quasi sempre con i clienti fedeli, riesce a far passare ceeti guasti in garanzia anche dopo la scadenza della stessa.

In ogni caso, se il risparmio è una priorità non resta che fare un preventivo in più officine. Solo così si potrà avere la certezza di fare la scelta più conveniente.

Se non si effettua il tagliando dell'auto innanzitutto si perde la garanzia, nel caso in cui l'auto sia ancora nel periodo in cui al garanzia è valida.

Non solo: la mancata manutenzione mette a rischio la precoce usura dell'auto. L'olio motore, ad esempio, perde di viscosità, dunque il suo potere lubrificante cala a danno della meccanica, con seri rischi di rovinare il motore, mentre i filtri intasati riducono l'efficienza e comportano consumi più elevati. Per continuare con gli esempi, se si dovesse rompere la cinghia di distribuzione (che ha una data di scadenza nella maggior parte dei casi) si avrebbe un forte danno al motore con costi di riparazione molto elevati.

Relativamente alla frequenza del tagliando auto non esiste una regola fissa. È il costruttore del veicolo a determinare le varie scadenze in base sia al tempo sia al chilometraggio. Di norma, la manutenzione va fatta ogni 15-30 mila chilometri oppure ogni 1-2 anni.

Non è possibile fare online il tagliando vero e proprio dell'auto, dal momento che questo comporta che l'auto sia presente presso un centro autorizzato.

Sono invece diversi i siti/servizi che permettono di fare online un preventivo o di prenotare una data per portare l'auto e fare il tagliando. Spesso inoltre è possibile inserire la propria targa per risalire alle caratteristiche e ai dati tecnici dell'auto.

Vi riportiamo un paio di esempi:

Bosch

Norauto

Autore: Michele Neri